Perché è necessaria la barriera emato-encefalica?
«Lo scopo della barriera emato-encefalica è proteggere dalle tossine o dagli agenti patogeni nel flusso sanguigno che potrebbero causare infezioni al cervello, consentendo al contempo ai nutrienti vitali di raggiungere quest’organo.
L’altra sua funzione è quella di contribuire a mantenere gli ormoni, le sostanze nutritive e l’acqua nel cervello a livelli relativamente costanti (fluttuazioni di questi valori potrebbero disturbare il delicato equilibrio dell’ambiente cerebrale).
Cosa succede se la barriera emato-encefalica viene danneggiata o in qualche modo compromessa?
Una delle situazioni più comuni è quella dell’infezione batterica, come nella malattia da meningococco. I batteri meningococcici possono legarsi alla parete endoteliale, causando una leggera apertura delle giunzioni strette. Di conseguenza, la barriera emato-encefalica diventa più porosa e permette il passaggio di batteri e altre tossine che vanno così a infettare il tessuto cerebrale, potenzialmente causando infiammazione e talvolta la morte.
Si pensa anche che la funzione della barriera emato-encefalica possa diminuire in altre condizioni. Nella sclerosi multipla, ad esempio, una barriera emato-encefalica difettosa consente ai globuli bianchi di infiltrarsi nel cervello e attaccare le funzioni che inviano messaggi da una cellula cerebrale (neurone) a un’altra. Questo compromette i meccanismi con i quali i neuroni trasmettono segnali tra di loro.»3