Circa tre anni fa abbiamo pubblicato un articolo sulla sicurezza nel traffico aereo. Il nostro messaggio chiave era che la sicurezza dei viaggi aerei è notevolmente migliorata dal 1970. Allora abbiamo scritto che il 2019, con un totale di 20 incidenti e 283 decessi complessivi, si può definire il terzo anno più sicuro per numero di vittime1.
In questa nuova edizione intendiamo tornare a occuparci di questo tema. Ci interessa scoprire soprattutto come si è sviluppata negli ultimi anni la sicurezza aerea, con particolare riferimento alla pandemia di coronavirus.
Anche nel 2022 i viaggi aerei sono stati molto sicuri: il numero di vittime nell'aviazione civile è ancora tendenzialmente in calo, e anche il 2022 è stato uno degli anni più sicuri nella storia dell'aviazione civile commerciale. Secondo l'Aviation Safety Network, in tutto il mondo si sono verificati dodici incidenti con aerei ad uso civile, nei quali purtroppo hanno perso la vita complessivamente 205 persone2.
Tuttavia, occorre tenere presente che negli ultimi anni il settore ha risentito fortemente della pandemia di coronavirus: secondo l'Organizzazione Internazionale per l'Aviazione Civile delle Nazioni Unite (International Civil Aviation Organization, ICAO), nel 2019 oltre 4,5 miliardi di persone in tutto il mondo hanno preso un aereo - più di 14 volte il numero di passeggeri trasportati nel 19703. Con lo scoppio dela pandemia all’inizio del 2020, in molti Paesi il trasporto aereo di passeggeri è stato temporaneamente quasi sospeso a causa delle chiusure dei confini e delle restrizioni di viaggio. Il numero di passeggeri è diminuito a circa 1,8 miliardi, ossia di oltre il 60%. La maggior parte delle compagnie aeree ha subito ingenti perdite di fatturato ed è stata costretta a operare tagli di personale e ristrutturazioni aziendali4. Negli anni successivi la situazione è migliorata, con un aumento del numero di passeggeri nel 2021 a 2,3 miliardi e nel 2022 a 3,2 miliardi - una quota pari a circa il 74% del volume del 20195. Per il 2023 l'ICAO ha formulato una previsione di numero di passeggeri entro la fine di quest'anno pari a circa il tre per cento in più rispetto al livello del 2019. Nel 2024 la domanda potrebbe quindi superare del quattro per cento i volumi registrati nel 2019. L'organizzazione prevede una «ripresa completa e sostenibile»6.
La figura 1 mostra il numero di movimenti aerei dal 2014. A fronte di quasi 47 milioni di voli nel 2019, un anno dopo il numero di movimenti aerei è sceso a circa 22 milioni. Sebbene il traffico aereo abbia registrato una lieve ripresa, il livello pre-crisi non è ancora stato raggiunto: nel 2022 si sono registrati 32 milioni di movimenti aerei, ossia ancora poco più del 30% in meno rispetto al 2019.