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Il valore del capitale naturale

La crescente frequenza e intensità delle catastrofi naturali pone un interrogativo: il valore del capitale naturale trova sufficiente spazio nella pianificazione economica attuale?

4 settembre 2023

Holger Frey

CAIA, Senior Portfolio Manager, Credit Suisse Asset Management

Il 7 giugno, il cielo sopra New York si è tinto di un arancione apocalittico, a causa della stagione degli incendi più distruttiva mai registrata in Canada che, bruciando vaste aree di foreste, ha ricoperto di dense nubi di fumo gli Stati Uniti e persino l’Europa.1,2 Gli indici di qualità dell’aria di diverse città come Chicago, Detroit e Minneapolis hanno raggiunto i livelli peggiori a livello mondiale, inoltre gli incendi boschivi hanno rilasciato nell'atmosfera una quantità record di 160 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio.3 La crescente frequenza e intensità delle catastrofi naturali pone un interrogativo: il valore del capitale naturale trova sufficiente spazio nella pianificazione economica attuale?

Il capitale naturale viene gestito in modo inefficiente

I modelli economici convenzionali non tengono adeguatamente conto del ruolo indispensabile della natura nell’economia e talvolta non considerano neanche il fatto che l’economia si fonda sulla natura. I modelli agricoli, ecologici ed economici sviluppati dalla Banca Mondiale e dal Natural Capital Project mostrano che la maggior parte dei Paesi utilizza in modo inefficiente il proprio capitale naturale a causa di fattori come l’inadeguata allocazione dei finanziamenti, la scarsa sicurezza dei diritti di proprietà e la protezione inadeguata delle aree critiche. La sottovalutazione del capitale naturale e l'assenza di adeguati meccanismi di determinazione dei prezzi aggravano ulteriormente il problema. Un enorme potenziale deriva da azioni volte a porre rimedio a queste inefficienze e a colmare le lacune esistenti.4 Inoltre, dato che gli ecosistemi funzionano come pozzi naturali di assorbimento del carbonio, i Paesi potrebbero sequestrare 78 miliardi di tonnellate di carbonio, pari a quasi due anni di emissioni globali, se riuscissero a colmare le lacune in termini di efficienza (si veda figura 1, aumento dello stoccaggio di CO2 da 429 a 507 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti). Ciò farebbe guadagnare tempo prezioso per gli sforzi di decarbonizzazione senza pregiudicare la crescita economica o la produzione alimentare.5 Lo sviluppo di nuovi quadri di riferimento, come il "Sistema di Contabilità Economico Ambientale" (System of Environmental-Economic Accounting, SEEA) delle Nazioni Unite6 indica il cammino da percorrere per riconoscere il capitale naturale come asset economico.

Fig. 1: La frontiera dell'efficienza globale: ciò che il mondo può realizzare

Fonti: World Bank Blogs (2023). Basato su "The global efficiency frontier: What the world can achieve". Nature’s Frontiers, Achieving Sustainability, Efficiency, and Prosperity with Natural Capital. Pubblicato il 27 giugno 2023, link, consultato il 24 luglio 2023

Che cos'è il capitale naturale?

Il capitale naturale si riferisce allo stock di risorse naturali ed ecosistemi e può essere suddiviso in tre categorie principali: 1) risorse rinnovabili che possono rigenerarsi naturalmente, come foreste, fauna ittica e fonti di acqua pulita; 2) risorse non rinnovabili o limitate, come combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e minerali; e 3) servizi ecosistemici, che sono i benefici forniti dagli ecosistemi, come la purificazione dell'aria e dell'acqua, la regolazione del clima, l'impollinazione, la fertilità del suolo e la protezione dalle inondazioni. Il concetto di capitale naturale riconosce il valore della natura al di là del suo valore intrinseco e sottolinea l'interdipendenza tra ambiente, società e prosperità economica.

Il valore economico della natura

Con una generazione di valore economico, in qualche modo dipendente dalla natura, pari circa USD 44 000 miliardi, ovvero oltre la metà del prodotto interno lordo (PIL) mondiale, l’importanza commerciale della natura è molto superiore a quanto spesso ipotizzato. Più precisamente, il 15% del PIL globale (USD 13 000 miliardi) risentirebbe fortemente di una perdita di servizi naturali, mentre i settori meno dipendenti generano il 37% (USD 31 000 miliardi) del PIL globale. In cima a questo elenco figurano il settore edile (USD 4000 miliardi), agricolo (USD 2500 miliardi) e l'industria alimentare e delle bevande (USD 1400 miliardi).7

Il prezzo sempre più alto delle catastrofi naturali

Gestire il crescente numero di catastrofi naturali diventa sempre più costoso. I dati relativi alle perdite assicurate causate da catastrofi naturali evidenziano una tendenza al rialzo negli ultimi decenni, con una crescita media annua che oscilla tra il 5% e il 7%.9 Nel 2022 le catastrofi naturali hanno prodotto una perdita economica complessiva a livello mondiale pari a USD 275 miliardi, e il 45% del totale, ossia USD 125 miliardi, era assicurato (si veda fig. 2).10

Fig. 2: Crescita delle perdite assicurate per catastrofi naturali globali (prezzi 2022)

Fonti: Credit Suisse; Swiss Re Institute. Basato su Swiss Re Institute (2023): in 5 grafici: perdite da catastrofi naturali costantemente elevate nel 2022; pubblicato il 29 marzo 2023; link; consultato il 24 luglio 2023

Il costo diretto della gestione delle catastrofi naturali è in aumento in molte aree come dimostra, ad esempio, la spesa federale annua per la soppressione degli incendi negli Stati Uniti, che dagli anni '80 aumenta dell'8% all'anno.11 Tuttavia, si presume che il danno reale possa essere molto maggiore, in quanto le perdite commerciali, la perdita di gettito fiscale e il deprezzamento nel tempo dei valori immobiliari non sono sufficientemente contabilizzati.12 Anche i gas a effetto serra (GHG) rilasciati nell’atmosfera non sono inclusi nei dati attuali. Il rilascio di carbonio immagazzinato dagli alberi in fiamme aumenta ulteriormente i già elevati livelli di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera. Considerato che le stime indicano un aumento significativo degli incendi nelle foreste canadesi e statunitensi, le emissioni di carbonio derivanti da questi eventi stanno mettono a rischio i bilanci globali del carbonio. In base all’esempio dei 160 milioni di tonnellate di carbonio liberate dagli incendi canadesi nel giugno 2023, ciò equivale a USD 4.7 miliardi con riferimento al prezzo dei crediti di carbonio della California (USD 29.30 per tonnellata) oppure a USD 15.8 miliardi con riferimento al prezzo del carbonio in Europa (EUR 88.24, pari a USD 98.82, per tonnellata).13

L'effetto moltiplicatore del cambiamento climatico

La serie di forti ondate di caldo e siccità, incendi da record, inondazioni devastanti e altre catastrofi naturali di quest’anno sembra la sceneggiatura di un film catastrofico di fantascienza, e l’anno è tutt’altro che terminato. L’esempio degli incendi mostra che il cambiamento climatico ha creato condizioni favorevoli per eventi come l’aumento della siccità o la desertificazione, che hanno reso l’atmosfera più «assetata» di acqua, drenando l’umidità dagli alberi e aumentandone la vulnerabilità agli incendi.

Uno studio condotto sugli incendi boschivi della California evidenzia il legame tra cambiamento climatico e l’aumento dell’estensione dell’area bruciata e conclude che senza le emissioni di gas a effetto serra causate dall’uomo, tale area sarebbe stata notevolmente ridotta. Questi risultati rafforzano l’urgenza di affrontare il cambiamento climatico per mitigare l’impatto devastante degli incendi. Di fatto, una nuova ricerca evidenzia che circa il 40% della superficie forestale bruciata dagli incendi nella parte occidentale degli Stati Uniti e nel Canada sud-occidentale negli ultimi 40 anni può essere attribuita alle emissioni di carbonio associate agli 88 maggiori produttori di combustibili fossili e cemento del mondo.14

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Tecnologie per un'economia attenta alla natura

Mentre i proprietari di abitazioni valutano misure per la riduzione del rischio di incendio, ad esempio con materiali ignifughi sui tetti,15 la domanda chiave è: quali prodotti possono contribuire a gestire il capitale naturale in modo più efficiente?

Nel corso della storia, la tecnologia ha dato impulso alla trasformazione economica, incrementando la produttività e la crescita. I progressi tecnologici ampliano le frontiere, in quanto consentono una maggiore produzione di servizi economici e ambientali a parità di risorse.16 L’impiego della tecnologia può spianare la strada a un'economia attenta alla natura principalmente in due modi. In primo luogo, migliora in modo significativo la raccolta e l'interpretazione dei dati che, con l'ausilio dell'intelligenza artificiale (IA), trovano applicazione in nuovi settori. Grazie all'enorme aumento della disponibilità dei dati, è possibile utilizzare nuovi metodi per valutare gli effetti dei cambiamenti del paesaggio sull'economia e sulla salute. Iniziative come FireAId dimostrano come l'intelligenza artificiale possa apportare un contributo significativo in termini di previsione e prevenzione degli incendi. Utilizzando oltre 400 variabili da 14 diversi set di dati, i modelli basati sull'IA assicurano un tasso di accuratezza dell'80% nella previsione degli incendi boschivi 24 ore prima che si sviluppino.17

Fig. 3: Mappa interattiva del rischio di incendi boschivi: un importante traguardo nella previsione e nella prevenzione degli incendi boschivi tramite IA

A solo scopo illustrativo.
Fonte: World Economic Forum: The power of AI in wildfire prediction and prevention, 2023

In secondo luogo, le tecnologie innovative possono intervenire sull'utilizzo delle risorse nei settori più rilevanti. L’agricoltura, le vendite al dettaglio e i servizi, nonché il settore energetico, contribuiscono in misura significativa all’esaurimento del capitale naturale. Per mitigare questo fenomeno, è fondamentale adottare alternative vegetali, tecnologie delle sementi avanzate e ridurre le perdite alimentari. Secondo McKinsey, impiegare pratiche di agricoltura rigenerativa può generare valore per un totale di USD 65 miliardi all'anno. Inoltre, il passaggio all’energia solare ed eolica, oltre a ridurre il consumo di fonti energetiche limitate, consente anche di risparmiare acqua e di ridurre l’inquinamento da nutrienti, con un valore annuo stimato di USD 95 miliardi. La gestione dei rifiuti plastici attraverso modelli di riduzione, riciclaggio e conferimento alternativi va a vantaggio del settore retail. Tutte queste strategie promuovono la sostenibilità e, al contempo, tengono conto dei fattori economici.18

Conclusione

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1 Orange Skies and Burning Eyes as Smoke Shrouds New York City - The New York Times (nytimes.com), consultato il 18 luglio 2023
2 Canadian wildfire maps show where fires continue to burn across Quebec, Ontario and other provinces - CBS News/, consultato il 18 luglio 2023
3 Canada wildfire season is now the worst on record - BBC News, consultato il 18 luglio 2023
4 Investing in nature improves equity, boosts economy | Natural Capital Project (stanford.edu)
5 Countries can grow in harmony with protecting the planet (worldbank.org), consultato il 18 luglio 2023
6 System of Environmental Economic Accounting |, consultato il 18 luglio 2023
7 Half of World’s GDP Moderately or Highly Dependent on Nature, Says New Report > Comunicati stampa | World Economic Forum (weforum.org), consultato il 18 luglio 2023
8 Settore edile, agricolo, industria alimentare e delle bevande. Fonte: WEF, 2020
9 Continued high losses from natural catastrophes in 2022 | Swiss Re, consultato il 18 luglio 2023
10 Natural catastrophes and inflation in 2022: a perfect storm - Swiss Re sigma | Swiss Re, consultato il 18 luglio 2023
11 Perimeter Solutions, First Quarter 2023 Earnings Call Presentation; https://ir.perimeter-solutions.com/news-events/events-presentations; consultato il 17 luglio 2023l
12 Natural catastrophes and inflation in 2022: a perfect storm - Swiss Re sigma | Swiss Re (wfca.com), consultato il 18 luglio 2023
13 Live Carbon Prices Today, Carbon Price Charts • Carbon Credits, consultato il 18 luglio 2023
14 Almost 40% of western wildfires traced to carbon emissions - Los Angeles Times (latimes.com), consultato il 18 luglio 2023
15 Wildfire and Your Home: How to Protect yourself | Barron's (barrons.com), consultato il 18 luglio 2023
16 World Bank Group, Nature’s Frontiers, 2023, consultato il 18 luglio 2023
17 The power of AI in wildfire prediction and prevention, consultato il 18 luglio 2023
18 Nature in the balance: What companies can do to restore natural capital | McKinsey, consultato il 18 luglio 2023
19 Con il concetto di «pure play» ci riferiamo alle aziende in cui almeno il 50% dei ricavi è direttamente attribuibile al tema corrispondente.

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