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Bassi tassi e ripresa globale trainano le emissioni societarie dei mercati emergenti

Restiamo dell’idea che il credito dei mercati emergenti continuerà a beneficiare di un contesto favorevole. La solidità della ripresa economica globale ha ripercussioni sostanzialmente positive sull’insieme dei fondamentali creditizi.

16 luglio 2021

Gonzalo Borja

Responsabile Fixed Income Emerging Markets Credit Suisse Asset Management

Inoltre, a nostro giudizio, le attuali valutazioni del credito dei mercati emergenti sono tuttora appetibili rispetto alle controparti dei mercati sviluppati e dovrebbero tradursi in ulteriori afflussi nel corso dell’anno. Questa stabilità strutturale dovrebbe sostenere gli spread creditizi anche in un contesto di maggiore volatilità. Le recenti affermazioni di alcuni importanti funzionari denotano una certa cautela circa i tempi di un ridimensionamento delle politiche monetarie espansive. Ecco perché a breve termine non ci aspettiamo cambiamenti da parte della Federal Reserve statunitense.

Obbligazioni corporate dei mercati emergenti

Il mercato delle obbligazioni corporate dei mercati emergenti si è trasformato da segmento di nicchia in classe di attivi matura, eterogenea e a sé stante, ricca di opportunità.

Motivi di ottimismo

Siamo dell’avviso che il quadro generale dei mercati emergenti sia ancora positivo. Il nostro scenario di riferimento resta quello di un rimbalzo della crescita economica globale, sostenuto dagli indici PMI elevati e dai rendimenti reali modesti negli Stati Uniti, ai quali si uniscono il sostegno fiscale e il proseguimento delle politiche monetarie espansive delle banche centrali. In questo momento la fase di transizione della politica statunitense non è l’unico motore del credito dei mercati emergenti. I mercati beneficiano anche dell’attuale tenuta dei risultati operativi abbinata alle attese globali di miglioramento a partire dal secondo trimestre, man mano che procede la somministrazione dei vaccini e i contagi da COVID-19 iniziano a diminuire. I mercati continuano a essere stimolati dal numero crescente di posizionamenti in questa classe di attivi, come dimostrano i forti afflussi di capitali registrati negli ultimi mesi.

Crediamo che le obbligazioni societarie dei mercati emergenti rappresentino un’opportunità estremamente interessante che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione, soprattutto in questo momento. La tabella seguente illustra l’andamento degli spread delle principali classi di attivi obbligazionarie e le loro caratteristiche chiave, oltre alla performance e alla volatilità storiche di ciascuna di esse. In un contesto di tassi di interesse nulli o negativi, le obbligazioni societarie dei mercati emergenti rappresentano una delle poche classi di attivi che offre un premio di rendimento rispettabile, senza dover rincorrere rating creditizi eccessivamente speculativi o accettare un rischio di duration prolungato. Ora che i costi della copertura valutaria sono al minimo storico degli ultimi cinque anni, gli investitori dell’Eurozona che investono nelle obbligazioni in valuta forte dei mercati emergenti con copertura contro il rischio di cambio potrebbero beneficiare di un interessante rendimento atteso del 3,5% circa.

Perché investire in obbligazioni societarie dei mercati emergenti: valutazioni convenienti su base relativa

Alla luce delle valutazioni delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti, gli attuali livelli di spread continuano a offrire maggiore convenienza rispetto ai prodotti dei mercati sviluppati. Sebbene negli ultimi mesi gli spread creditizi si siano ristretti, intravediamo tuttora un buon carry, favorito dalla duration inferiore rispetto ai mercati sviluppati. Stando ai parametri di analisi fondamentali, ci aspettiamo un rimbalzo dell’EBITDA (utili ante interessi, tasse, svalutazioni e ammortamenti) man mano che i piani vaccinali ci permetteranno di tornare alla normalità. Siamo pertanto del parere che le cifre della leva finanziaria netta generale delle società dei mercati emergenti dovrebbero migliorare con il passare del tempo, avvicinandosi ai livelli del 2019 entro fine anno. Per quanto riguarda l’attività del mercato primario, come sempre la fase di forte espansione dovrebbe protrarsi. Gennaio è stato un mese record – con 78 miliardi di dollari USA di nuove emissioni nette – grazie al forte afflusso di capitali che continua ad alimentare la liquidità che sostiene il mercato.

Un fattore chiave da tenere sotto osservazione nel 2021 saranno le oscillazioni dei rating creditizi dei titoli di Stato in alcuni paesi – come Colombia, India e, in minor misura, Messico – che potrebbero essere declassati a fallen angel. La revisione al ribasso di un titolo di Stato comporterebbe il declassamento di molte società del rispettivo paese.

Un giudizio positivo e l’impegno a favore di questa classe di attivi

Restiamo ottimisti sul credito dei mercati emergenti, visto che i dati tecnici si confermano positivi con afflussi costanti verso questa classe di attivi. Quanto alle valutazioni, se da un lato gli spread creditizi si sono contratti in misura significativa negli ultimi mesi, dall’altro i livelli attuali sono comunque convenienti, soprattutto rispetto ai mercati sviluppati. Il mercato continua ad accogliere favorevolmente le nuove emissioni, visti gli afflussi recenti e quelli attesi per questa classe di attivi.

Credit Suisse Asset Management, con un patrimonio gestito di oltre 15 miliardi di franchi svizzeri, offre diverse soluzioni a gestione attiva agli investitori che ricercano un’esposizione alle obbligazioni societarie dei mercati emergenti.

Per saperne di più sulle proposte di Credit Suisse Asset Management per investimenti in obbligazioni dei mercati emergenti.

Fonte: Credit Suisse, se non altrimenti specificato.

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