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Semplici e facili da negoziare. ETF: sempre più diffusi

Credit Suisse Asset Management integra la propria gamma prodotti con gli ETF, Exchange-Traded Funds che vanno ad aggiungersi ai fondi indicizzati Credit Suisse e sono destinati ad assumere un ruolo sempre più importante anche alla luce del processo attuale di digitalizzazione.

4 agosto 2020

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Gli Exchange-Traded Funds o ETF sono assai richiesti. Pochi altri prodotti hanno avuto un tale aumento della loro diffusione recentemente sia presso i singoli investitori che presso gli investitori istituzionali. Qual è dunque la ricetta del loro successo? Semplici, trasparenti e, in generale, convenienti, senza contare che possono essere acquistati e venduti in qualsiasi momento della giornata di contrattazione borsistica (infragiornalieri) grazie ad un mercato secondario liquido. Grazie al loro buon livello di liquidità, gli ETF godono delle preferenze sia delle aziende fintech che dei robo advisor, i cui ordini di compravendita forniscono un’ulteriore stimolo alla liquidità.

N. 1 in Svizzera e n. 4 in Europa*

Dopo essere usciti dal business ETF anni or sono, Credit Suisse Asset Management ha ora deciso di effettuare il suo ritorno in questo settore, vista anche la richiesta di molti investitori. Un ritorno che non è passato inosservato. Gli ETF vanno ad aggiungersi ad una serie di fondi indicizzati che comprendono oltre 90 prodotti con un volume complessivo di circa CHF 132 miliardi (al 31 dicembre 2019).

"È stato un passo logico che ci ha permesso di ampliare la nostra gamma fondi. Grazie alla nostra attività principale nei fondi, abbiamo la massa critica, la tecnologia e la capacità di offrire ai nostri clienti un servizio di prim’ordine, occupandoci di tutti gli aspetti degli ETF, " spiega il Dr. Valerio Schmitz-Esser, Head of Index Solutions presso Credit Suisse Asset Management.

Tuttavia, questo ritorno degli ETF non deve nascondere il fatto che, secondo i dati Morningstar, i fondi indicizzati sono ancora oltre la metà del volume di investimenti passivi in Europa. Gli osservatori del mercato prevedono che i fondi indicizzati aumentino più velocemente degli ETF negli anni a venire e Credit Suisse Asset Management potrà beneficiarne ampiamente, essendo il principale provider dei fondi in Svizzera e uno dei maggiori providers europei.

Parallelismi e differenze

Come i fondi indicizzati che vengono contrattati giornalmente al prezzo di NAV, gli ETF si basano su un’impostazione passiva d’investimento, replicando il benchmark index il più precisamente possibile e al minor costo. I risultati di entrambe le tipologie di fondi sono in linea con quelli dei loro indici, cosa che li rende diversi dai fondi a gestione attiva che possono differenziarsi notevolmente dal loro benchmark. È possibile acquistare e vendere quote di ETF nel corso delle ore di contrattazione, elemento che fornisce una migliore flessibilità agli investitori. Il prezzo di un ETF corrisponde al prezzo bid o ask oltre la commissione dell’intermediario. Lo spread fra il prezzo buy e sell dipende dal volume contrattato. L’alta frequenza di contrattazione degli ETF serve per cogliere nel miglior modo possibile le opportunità tattiche.

Un fondo indicizzato viene sottoscritto e riscattato al NAV. Il NAV viene calcolato sulla base dei prezzi alla chiusura a cui viene aggiunta una commissione di diluizione per la copertura degli oneri di transazione e per proteggere gli investitori esistenti da fenomeni di diluizione delle loro quote. Come esemplificazione, i fondi indicizzati sono adatti per la creazione di una posizione strategica in un determinato segmento di mercato.

Lo scopo è una replica completa

Vi sono essenzialmente due impostazioni d’investimento che vengono seguite: replica completa e ottimizzata. Gli ETF sullo Swiss Market Index (SMI) o sull’MSCI Europe replicano completamente questi indici. Ciò significa che i fondi hanno tutti i titoli compresi nell’indice con gli stessi pesi. Eccezion fatta per alcuni secondari, gli ETF sullo Swiss Performance Index (SPI) o sull’MSCI Emerging Markets contengono tutti i titoli che compongono l’indice corrispondente. Per contro, i fondi obbligazionari replicano i loro indici di riferimento attraverso la campionatura ottimizzata.

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